La Piazzetta è un’osteria con alloggio a Valle dell’Angelo, un rifugio di umanità ed eccellenza nella terra dei briganti, nel Cilento più puro.
Ci arrivi da Piaggine, da Laurino, da Rofrano o da Sanza, dopo chilometri di ritorte stradine in saliscendi. Cerri, ulivi, fichi d’india. E curve. E asfalto piegato dalla franosa fragilità degli Appennini, insieme al fascino di boschi secolari, fitti fitti, che avvolgono il cammino chiudendosi a volta sopra il cielo. A Valle dell’Angelo, e all’Osteria La Piazzetta, non si arriva per caso: o è per scelta o è per destino. E in entrambi i casi è un privilegio, approdare qui.
Ad accogliervi può esserci Carmela, chef di eccellenza e garbo d’altri tempi; oppure Alì, uomo di montagne e storie rare, a cui basterà un’occhiata per capire subito di voi. Marito e moglie, una coppia di resistenti gentili e fieri, un baluardo del Cilento più autentico proposto in piatti sublimi e racconti che ci passeresti la notte, ad ascoltarli. In questi territori lo Stato ha disertato da tempo ed è difficile non cedere alle lusinghe dell’abbandono: molte le case vuote, pochissimi gli abitanti (a Valle dell’Angelo sono 169). Eppure Carmela e Alì sono piantati qui, come i faggi delle foreste sul Cervati, a presidiare luoghi, tradizioni e sapienze antiche. A offrire ristoro e ospitalità a viaggiatori e buongustai di tutto il mondo (numerosi gli stranieri che fanno tappa a La Piazzetta, complice una Chiocciola Slow Food meritata da anni).
A La Piazzetta non esiste un menù e non si arriva senza prenotazione, perché la cucina mette in tavola solo ciò che si coglie nell’orto al mattino. Ogni piatto è un viaggio al ritmo dei frutti delle stagioni, in perfetto equilibrio tra qualità degli ingredienti e una sapiente abilità nel trattarli. Chi scrive si è seduto a tavola con l’inizio dell’autunno e può maldestramente narrare di tortini di zucchetta guarniti con pesto di mandorle, peperoni ripieni all’acquasale, mele grigliate con scaglie di pecorino – utili a rinfrescare il palato prima di assaporare maltagliati fatti a mano con porcini appena raccolti, piatti della domenica con polpette di ricotta di pecora, braciole e salsicce al ragout e uno strepitoso dessert: il raviolo al fagiolo bianco di Gorga con marmellata di castagne, buccia d’arancia e cannella. Ogni presentazione è un trattato di eccellenza alimentare e la pacatezza con cui Carmela racconta è la stessa con cui cucina: agli ingredienti di stagione vanno aggiunti tanta calma, tanta cura, più tutto il tempo che ci vuole.
Quando poi, satolli e felici, ci si appresta a gustare il caffè, il talento di Carmela lascia spazio all’estro anarchico di Alì. Se gli andate a genio vi dirà del lupo e delle nevere, dei briganti e delle gole del Sammaro, delle grave e degli inghiottitoi nascosti dai faggi sul Cervati (il monte più alto della Campania, a poca distanza). Vi parlerà dell’acqua che suona, di segrete Vie del Sale, del pisciaturo rili ciucci. E magari avrete la fortuna di poter restare a dormire, nel suo albergo diffuso in paese (gli audaci chiedano la camera 41 bis!) o al Rifugio Cervati in montagna, scoprendo passo passo la natura del luogo e quella di persone speciali e appassionate, capaci in poco tempo di lasciare un segno profondo, nella memoria e nel cuore.
Osteria La Piazzetta – Piazza Canonico Iannuzzi , Valle dell’Angelo (SA) + 39 0974 942008
Rifugio Cervati – www.rifugiocervati.it