Grottammare Alta. Dai pirati al papa rugantino.
Annoverato tra i borghi medievali più belli d’Italia, Grottammare Alta è arroccato sopra l’omonima cittadina adriatica, sul Monte Castello. Viuzze, case colorate, chiese e palazzi. Ma soprattutto piazza Peretti: porta il nome di Sisto V, il papa della moralizzazione e delle grandi opere a Roma (la cupola di San Pietro su tutte), cantato dal Belli come il pontefice “matto, tosto e rugantino”.
Il luogo era già popolato, e conteso, da popolazioni autoctone e non, da Umbri ed Etruschi soprattutto. La sua posizione privilegiata, l’accesso al mare con il porto e i boschi ricchi di selvaggina hanno portato alla cittadella alterne fortune ed invasioni. Come quella del pirata Dulcigno nel 1525, testimoniata ancora oggi dalle mura e dall’imperioso Torrione della Battaglia.
Il cuore del paese è Piazzetta Peretti, intorno alla quale si sviluppano edifici di primaria importanza: il teatro degli Aranci, il vecchio municipio, la chiesa di San Giovanni. Non ultimo, il loggiato con gli archi che svelano a tratti una vista straordinaria della Grottammare sottostante e il suo litorale. Un’altra balconata con vista è quella intitolata “al Tarpato”, dopo l’arco del vicolo Torrione.
Da vedere, la chiesa di Santa Lucia e il complesso di Sant’Agostino. Sulla collina, anche i resti di una rocca risalente al IX-X secolo.
Per saperne di più:
www.treccani.it/enciclopedia/sisto-v-papa
http://roma.andreapollett.com/S2/romac18i.htm
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