Gianni Rodari. La poetica dell’immaginazione.
“Nel paese della bugia, la verità è una malattia.” Gianni Rodari, 1920-1980
Scrittore, giornalista, pedagogista. Cattolico, seminarista, poi comunista. La vita di Gianni Rodari ci dice molto di lui, ma non ci parla del suo genio pedagogico e letterario, che vive saltellando come un folletto dentro le pagine dei suoi libri, ancora oggi punto di riferimento della narrativa dedicata all’infanzia.
“Il Libro degli Errori”, “Favole al Telefono”, “La Grammatica della Fantasia”: pagine capisaldo della sua produzione e del suo metodo, che riletti da adulti riescono ancora a fare da miccia e ad accendere il tritolo benefico dell’immaginazione. Parole leggere, ma mai superficiali. Rime baciate, ma mai autocompiaciute. Il linguaggio si adatta alla semplicità rifiutando la semplificazione, comunicando esperienze e gettando le basi dell’etica e del senso di giustizia senza mai predicare o salire in cattedra.
Il pensiero che sia stato autore solo per bambini è il torto più grande che gli si possa fare. Gianni Rodari parla soprattutto al bambino dentro di noi, irrilevante sapere quanti anni abbia sulla carta di identità. Chi non lo ha ancora conosciuto, si affretti: troverà nelle sue opere la saggezza dei grandi uomini e l’esaltazione della fantasia come strumento essenziale per capire e amare la vita. A tutte le età.
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