Al Balbianello. Libro-viaggio interattivo sul ramo comasco del Lario, a 3,99 €.
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Qual è la villa più bella del lago di Como? Come raggiungerla su un battello storico, conoscendo il vento che ci scompiglia i capelli? Quale canzone ascoltare durante il viaggio? In questo ebook multimediale, tutte le risposte e i segreti di un luogo non comune della Lombardia. Un viaggio tra gallerie fotografiche, contenuti audio/video, immagini interattive e un racconto che ci accompagna alla scoperta di un gioiello dell’Italia più autentica.
In una trentina di pagine, il lettore viaggiatore vive una vera e propria esperienza multisensoriale del luogo, scoprendone informazioni generali, notizie storiche e naturalistiche, ma soprattuto chicche e peculiarità preziose. Il racconto, colonna portante del libro, è breve ma denso di notizie, leggero ma mai superficiale, puntuale e comunque ricco di suggestioni e di carica emotiva. Il testo è accompagnato passo passo da gallerie fotografiche, file audio/video che propongono il sound effect essenza del luogo (in omaggio a Troisi e al suo Postino!), pop-up con info nascoste, link interattivi a siti web informativi o di approfondimento. Completano la lettura anche informazioni più generali, necessarie per chi volesse davvero intraprendere il viaggio, insieme alla segnalazione di istituzioni, personaggi, eventi, riferimenti storici, ambientali, artistici…. fino agli immancabili piatti tipici e ai ristoranti da non perdere. In italiano e in inglese, Al Balbianello non è una guida turistica né un diario di viaggio, ma un’esperienza multisensoriale, diretta e immediata di un posto splendido, un bene FAI edificato su un promontorio nel bel mezzo del Lago di Como. Un luogo unico, a due ore di distanza da Milano, meta ideale per una domenica di primavera o una gita estiva.
INCIPIT Come tutti gli incantesimi che si rispettino, quello del Balbianello impone un rituale, che non inizia varcando i cancelli della Villa ma molto, molto prima. Navigando sul ramo comasco del Lario. Che il viaggio cominci! Meglio d’estate, su un piroscafo storico come il Milano, imbarcandosi a Como armati di una buona crema solare e di un cappello parasole: lo sciabordìo delle onde, l’odore di alghe e montagne, il volo di un nibbio o di un rondone accompagnano sguardi e torcicolli rivolti cocciutamente a riva.
Le sponde sgranano rosari antichi di ville storiche, giardini pensili, discese a lago in pietra serena lì da chissà quanto. Sfila a ovest Villa Olmo con il suo lido elegante, Cernobbio e l’opulenza di Villa d’Este, Moltrasio, Laglio e Villa Oleandra – la più fotografata da quando appartiene a George Clooney. Sulla sponda orientale, più timida e defilata, Villa Geno e le sue fontane a lago; scorci di Lario sincero a Blevio, Carate e Torno, zigzagando leggeri tra una sponda e l’altra del Lario.
Ogni occhiata è un acquarello: qui un affaccio a lago strappato a rocce scoscese, là un gazebo in pietra, laggiù un pescatore con il suo guscio di noce dondolante…
Angoli di quiete e di eleganza si susseguono nella calma lacustre, nuotata da cigni e germani reali con covata al seguito, turbati solo dall’orribile stazza della nave Orione (moderno mostro del lago che sguazza su e giù sbattendo onde come schiaffi sulle rive e sui bagnanti).Difficile invece scorgere un batèll autentico, detto anche Lucia, l’imbarcazione da pesca e da “passeggio” che evoca – sul ramo del lago sbagliato! – la notissima eroina manzoniana.
(continua…)
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